Antoon van Dyck
Antoon van Dyck (Anversa, 22 marzo 1599 – Londra, 9 dicembre 1641) è stato un pittore fiammingo, principalmente ritrattista, che divenne il primo pittore di corte in Inghilterra, dopo un lungo soggiorno in Italia. È universalmente noto per i ritratti della nobiltà genovese e di Carlo I re d'Inghilterra, dei membri della sua famiglia e della sua corte. Con il suo metodo di pittura di rilassata eleganza, influenzò i ritrattisti inglesi, come Peter Lely, per i successivi anni. Oltre ai ritratti, per i quali fu molto apprezzato, si occupò anche di soggetti biblici e mitologici, introducendo alcune notevoli innovazioni pittoriche.
Fu allievo e amico del pittore Pieter Paul Rubens, del quale assimilò la tecnica e, in parte, lo stile.
Dopo aver trascorso la giovinezza ad Anversa, si spostò in Italia, dove compì il rituale viaggio di formazione, caratteristico di tutti i grandi pittori fiamminghi. Qui ebbe l'opportunità di vedere e copiare alcune grandi opere rinascimentali, specialmente del suo pittore favorito, Tiziano. Di ritorno dall'Italia, passò in Inghilterra, alla corte di Carlo I Stuart, dove si occupò quasi esclusivamente di ritratti.
La vicenda di Van Dyck è per molti versi assimilabile a quella di Raffaello: entrambi morirono giovani, entrambi morirono prima di vedere l'uno le atrocità del Sacco di Roma, l'altro i disordini della guerra civile. Van Dyck morì prima di vedere il suo re processato e decapitato dinnanzi al suo stesso palazzo di Whitehall. All'esecuzione del re, seguì la dispersione della sua collezione artistica, che contava 1570 dipinti, tra cui i molti eseguiti da Van Dyck; tra i maggiori compratori Filippo IV di Spagna e il cardinale Giulio Mazzarino. Van Dyck fu soprattutto ritrattista; ma non vanno dimenticati i suoi lavori di carattere religioso e mitologico.