Pietro Della Vecchia
Pietro Della Vecchia (Venezia, 1603 – Vicenza, 8 settembre 1678) è stato un pittore italiano.
Studiò, con ogni probabilità, presso Alessandro Varotari, detto il Padovanino, derivando da questo l'interesse verso la pittura veneziana del secolo precedente, in particolar modo quella di Tiziano e Giorgione.
Conosciuto per l'abilità con cui riproduceva lo stile dei maestri veneti del XVI secolo, (viene elogiato da Marco Boschini, suo contemporaneo, come "simia di Zorzon", imitatore di Giorgione) è anche conosciuto per la sua pittura di genere grottesco, nonché per l'attività di ritrattista. Restaurò anche la Pala di Castelfranco.
In quanto pittore ufficiale della Repubblica di Venezia, ricevette la commissione per la realizzazione dei cartoni dei mosaici della Basilica di San Marco, attività che lo terrà impegnato dal 1640 al 1673. Intorno al 1670 dipinse la tela Mosè e Aronne col Faraone, ora a La Spezia nel Museo civico Amedeo Lia, che palesa influssi caravaggeschi. Sempre a Venezia, dipinse Sant'Antonio con la sua basilica, rappresenta S. Antonio di Padova, la sua basilica e due frati minori conventuali: i padri Maurizio Cavalletti e Maurizio Graziani, religiosi dei Frari, che la donarono nel 1674, per la Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari. Nei pressi del Rialto nella chiesa di San Lio, sulla parte sinistra dell'altare maggiore si può ammirare una magnifica crocifissione.
Sposò Clorinda Renieri, pittrice anch'essa, figlia del fiammingo Nicolas Régnier, pittore e mercante d'arte, col quale il della Vecchia strinse rapporti d'affari in quest'ultimo ramo.