Domenico Fontana
Domenico Fontana (Melide, 1543 – Napoli, 28 giugno 1607) è stato un architetto italiano originario dell'odierno Canton Ticino. Ha operato a Roma e a Napoli nel tardo Rinascimento.
Dopo l'accesso al soglio di San Pietro di Sisto V, nel 1585 venne nominato architetto di San Pietro, Aggiunse la lanterna alla cupola di San Pietro e propose il prolungamento dell'interno in una navata ben definita. Ottenne, tra altre distinzioni, il titolo di cavaliere dell'Ordine dello Speron d'oro.
Più rilevanti furono i cambiamenti che portò a San Giovanni in Laterano (verso il 1586), dove introdusse nella loggia della facciata settentrionale un'imponente doppia arcata di ampio respiro e probabilmente aggiunse il portico a due piani alla Scala Santa.
Fra le costruzioni civili il suo forte stile, con una forte influenza della scuola del Vignola, è esemplificato meglio dal Palazzo del Laterano (iniziato nel 1586), in cui l'applicazione vigorosa dei principi strutturali e di una potenza di coordinazione è innegabile, ma anche con un'assoluta mancanza di immaginazione e una monotonia di stile. Era una sua caratteristica il rimanere soddisfatto con una singola soluzione di un problema architettonico, come mostra il fatto che ha in seguito riapplicato il motivo del palazzo di Laterano in quella parte del Vaticano che contiene l'attuale residenza papale e nelle aggiunte al palazzo del Quirinale.
Nel 1592 si traferì a Napoli, dove fu al servizio del viceré spagnolo Conte di Miranda, impegnato in opere di grande importanza urbanistica e ingegneristica, come la sistemazione delle acque dei Regi Lagni. L'incarico di maggior prestigio fu la progettazione del nuovo Palazzo Reale la cui costruzione fu avviata nel 1600.