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Carlo Maderno


Carlo Maderno (Capolago, 1556 – Roma, 30 gennaio 1629) è stato un architetto svizzero-italiano.

Carlo Maderno nacque intorno al 1556 da Paolo e Caterina Fontana, sorella di Domenico Fontana; era il maggiore dei quattro fratelli Pompeo, Alessandro, Girolamo, Santino e della sorella Marta. Non esistono documenti né sull'anno (i critici tuttavia concordano nel collocarlo nel 1556 circa, data indicata anche da Pascoli e Baglione) né sul luogo di nascita, che si presuppone essere Capolago (nei pressi di Bissone, nel cantone Ticino) essendo il luogo che lo stesso Maderno, nei diversi atti notarili, dichiarava essere la propria città natale.

Maderno e Giovanni Fontana subentrarono agli incarichi di Giacomo della Porta anche assumendo nel luglio 1603 la soprintendenza della Fabbrica di San Pietro. La basilica petriana, infatti, versava in uno stato assai eterogeneo: se gran parte dei progetti di Michelangelo vennero attesi, con la costruzione della cupola e di un corpo a pianta centrale, una parte considerevole della navata originale continuava a rimanere in piedi, tra l'altro in precarie condizioni di conservazione. Pertanto, la fabbrica antica venne smantellata, e si decise di mutare il prestigioso complesso michelangiolesco. Venne quindi bandito un concorso al quale vennero invitati architetti di fama: Flaminio Ponzio, Giovanni Fontana, il Maderno, Girolamo Rainaldi, Niccolò Branconio, Ottavio Turriani, Domenico Fontana, Giovanni Antonio Dosio e Lodovico Maderno. Il vincitore fu proprio il Maderno, che si ritrovò responsabile di «uno dei compiti più importanti, ma anche più ingrati, dell'edilizia romana del Seicento» in quanto «tutti si sentivano autorizzati a mettere a confronto il suo lavoro col progetto di Michelangelo; e se i critici benevoli gli riconoscevano il merito di essere riuscito, nelle circostanze date, a salvare quanto più possibile del progetto del "divino", quelli mal disposti gli rimproveravano il fatto stesso di essersi impegnato in una gara così impari».

Maderno fu impegnato al fianco del giovane Borromini anche in diversi altri cantieri, fra i quali si segnalano il restauro di Santa Maria della Rotonda, la progettazione della Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio e l'edificazione di palazzo Barberini, alla quale partecipò anche Gian Lorenzo Bernini. La direzione di quest'ultima fabbrica fu affidata al Maderno proprio in ragione della sua esperienza: qui l'ormai anziano architetto eseguì la facciata est, i primi due livelli della loggia, l'assetto e le decorazioni dell'ala settentrionale e, complessivamente, le linee generali del progetto.