Joan Mirò
Joan Miró i Ferrà (Barcellona, 20 aprile 1893 – Palma di Maiorca, 25 dicembre 1983) è stato un pittore, scultore e ceramista spagnolo, esponente del surrealismo.
Figlio di un orefice e orologiaio, Joan Miró cominciò a disegnare dall'età di 8 anni. Su consiglio del padre, Miró intraprese studi commerciali ma in parallelo frequentò lezioni private di disegno; dal 1910 al 1911 lavorò come contabile in una drogheria, finché un esaurimento nervoso non lo convinse a dedicarsi all'arte a tempo pieno. Fu il lungo periodo di convalescenza passato nella casa di famiglia a Mont-roig del Camp a consolidare definitivamente la sua vocazione; lo stesso Miró riconobbe in seguito in Mont-roig e Maiorca;i due poli della sua ispirazione.
Tornato a Barcellona nel 1912, frequentò l'Accademia Galí fino al 1915, dopodiché passò al Circolo Artistico di Sant Lluc. Nel 1916 Mirò affittò uno studio ed entrò in contatto con personalità nel mondo dell'arte. Furono questi gli anni in cui Miró scoprì il fauvismo e in cui tenne la sua prima esposizione personale alle Galeries Dalmau (1918).
Attirato dalla comunità artistica che si riuniva a Montparnasse, nel 1920 si stabilì a Parigi, dove conobbe Picasso e il circolo dadaista di Tristan Tzara. Già in questo periodo, in cui disegnava nell'accademia La Grande Chaumière, cominciò a delinearsi il suo stile decisamente originale, influenzato inizialmente dai dadaisti ma in seguito portato verso l'astrazione per l'influsso di poeti e scrittori surrealisti.
Miró fu uno dei più radicali teorici del surrealismo, al punto che André Breton, fondatore di questa corrente artistica, lo descrisse come “il più surrealista di noi tutti”. Tornato nella casa di famiglia, Miró sviluppò uno stile surrealista sempre più marcato; in numerosi scritti e interviste espresse il suo disprezzo per la pittura convenzionale e il desiderio di “ucciderla”, “assassinarla” o "stuprarla" per giungere a nuovi mezzi di espressione. La prima monografia su Miró fu pubblicata da Shuzo Takiguchi nel 1940.
Per i riconoscimenti in patria Miró dovette attendere gli anni della vecchiaia e la caduta del franchismo: nel 1978 ricevette la Medalla d'Or de la Generalitat de Catalunya; nel 1979 l'Università di Barcellona gli conferì la laurea honoris causa (l'Università di Harvard aveva già provveduto nel 1968); nel 1980 ricevette la medaglia d'oro delle Belle Arti dal re di Spagna Juan Carlos; nel 1981 fu premiato con la medaglia d'oro di Barcellona.
In età avanzata Miró accelerò il suo lavoro, creando ad esempio centinaia di ceramiche, tra cui i Murales del Sole e della Luna presso l'edificio dell'UNESCO a Parigi. Si dedicò pure a pitture su vetro per esposizione. Disegnò anche il manifesto ufficiale del campionato mondiale di calcio 1982 tenutosi in Spagna.