Carlo Cignani
Carlo Cignani (Bologna, 15 maggio 1628 – Forlì, 6 settembre 1719) è stato un pittore italiano, considerato il più grande pittore bolognese morto nel XVIII secolo.
Formatosi con Giovanni Battista del Cairo e con Francesco Albani, subì fortemente l'influenza di Annibale Carracci, del Correggio e, per la prospettiva da sotto in su nonché per l'uso del colore, delle opere di Melozzo da Forlì. Cignani, quindi, si inserì anche nella tradizione della scuola forlivese, al cui sviluppo contribuì col suo stesso lavoro.
Dopo le opere giovanili, a Bologna, fortemente barocche, lavorò a Roma dal 1662 dove fu principe dell'Accademia di San Luca nel 1710. Dal 1665 fu attivo di nuovo a Bologna, poi a Parma (1678-1681).
Trascorse a Forlì il suo ultimo periodo, anche per la realizzazione del suo grande capolavoro, l'affresco della cupola della cappella della Madonna del Fuoco nella Cattedrale. Nella Pinacoteca civica di Forlì, invece, si possono vedere la tela Incoronazione di Santa Rosa e un Autoritratto. Suo, ma probabilmente con l'aiuto del figlio Felice Cignani, è La Vergine e San Filippo Neri, nella stessa pinacoteca. Celeberrima è poi L'Aurora che vola verso l'azzurro per portare al mondo la luce e la vita (1672-1674), nel Palazzo Albicini, sempre a Forlì. L'Aurora "rappresenta al suo grado più alto il raffinatissimo idealismo formale" di Cignani, risultando così "una delle più belle invenzioni figurative dell'arte secentesca italiana".
Appartiene a questo periodo il San Giovannino, "grande al naturale" per Mons. Rasponi, recentemente ritrovato sul mercato antiquario; prima dato per perduto, si trova ora in una collezione privata cesenate, Andrea Emiliani 2010.