Il Museo storico etnografico di Bruscoli offre un itinerario che si snoda in tre sezioni, che presentano reperti, documenti e ricostruzioni plastiche.
Reperti Geo-archeologici frutto delle campagne di scavo lungo gli antichi selciati e sui ruderi del castello medievale dei Conti Alberti in Bruscoli. In questa sezione vi sono esemplari di rocce e minerali dell'Appennino locale, di organismi fossili provenienti da queste montagne. È inoltre presente una esposizione archeologico-storica di manufatti dal periodo preistorico fino al Rinascimento. Questa sezione Geo-Archeologica, realizzata grazie alla collaborazione con la Sovrintendenza Archeologica per la Toscana, ha l'intento di dare al visitatore una visione generale delle varie fasi del territorio, dalla sua nascita geologica fino agli eventi storici di un passato più recente. Vi è poi una sezione dedicata alle origini, alla costruzione e al progressivo abbandono del castello di Bruscoli, risalente ai primi secoli dell'anno Mille e voluto dai conti di Mangona.
Usi e costumi della civiltà contadina: attrezzi ed utensili usati nel passato, ricostruzione di ambienti agricoli e di attività artigiane. Nel reparto usi e costumi della civiltà contadina sono custoditi gli oggetti della cultura agraria del nostro Appennino: gli attrezzi pesanti (come carri, aratri, erpici ecc.) e i piccoli oggetti di vita quotidiana e di cultura religiosa, utilizzati nelle abitazioni e nei locali agricoli (stalle, fienili, mulini, falegnamerie ecc.) Per comprendere meglio la cultura di quel tempo, è esposto anche materiale fotografico ed etnografico.
Residuati bellici del Secondo conflitto mondiale in relazione alla Linea Gotica, la linea di fortificazione, che attraversava il nostro Appennino e che fu costruita dall'esercito germanico per impedire l'avanzata verso Nord degli alleati.