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Bramantino

Bramantino


Bartolomeo Suardi detto Bramantino (Bergamo, 1465 circa – Milano, 1530) è stato un pittore e architetto italiano, attivo in Lombardia. Chiamato Bramantino già nelle Vite del Vasari, Bartolomeo Suardi elaborò in forme lombarde la monumentalità del Bramante, giungendo a rappresentazioni di rarefatto e severo classicismo.

Figlio di Alberto Suardi e di Petrina da Sulbiate, resta orfano di padre l'8 dicembre 1480, vivendo in grande povertà a Milano; da quell'anno è apprendista, senza diritto di paga, dell'orafo Francesco De Caseris. Un documento del 1490 riporta la promessa di Bartolomeo di provvedere alla dote della sorella Caterina: in base alla sua condizione di capofamiglia si fa risalire la data di nascita intorno al 1465; a quest'epoca risulta abitare nel sestiere milanese di Porta Nuova.

Nel 1494 è attestata una sua supplica, rivolta al duca Gian Galeazzo Maria Sforza, di poter prorogare il pagamento della dote della sorella; l'anno dopo si trasferisce in una casa nella parrocchia di San Bartolomeo. Il 23 febbraio e poi nel giugno 1503 si occupò, con altri artisti, della progettazione della porta settentrionale del Duomo di Milano e lavorò ai cartoni per gli Arazzi Trivulzio. Sposò nel 1504 Elisabetta della Chiesa dalla quale avrà la figlia Giulia; nel dicembre 1507 abita nel sestiere di Porta Orientale, presso la parrocchia di San Babila.

Il 10 dicembre 1509 un atto notarile lo testimonia a Milano; l'anno successivo lavora alla Crocifissione, ora a Brera. Nel 1511 progetta il Mausoleo che accoglie le spoglie di Gian Giacomo Trivulzio dal 19 gennaio 1519. Il 15 maggio 1519 è membro, insieme a Bernardino de Conti, Antonio da Lonate, Giovanni di Agostino e lo Zenale, della commissione incaricata di esaminare un modello ligneo del Duomo di Milano.

Fino al 1524 sono attestati i pagamenti ricevuti dal Bramantino per i suoi affreschi, perduti, della cappella dei Re Magi nella chiesa di Sant'Eufemia. Il 22 gennaio 1525 viene esiliato da Milano in Val di Susa in quanto partigiano degli Sforza; rientra in città dopo la sconfitta dei francesi nella battaglia di Pavia, combattuta il 22 febbraio; il 1º maggio 1525 è nominato dal duca Francesco II Sforza pittore e architetto ducale.
Muore tra il 2 gennaio e l'11 settembre 1530.

L'unica opera architettonica che gli viene attribuita con certezza è il Mausoleo Trivulzio, addossato alla basilica di San Nazaro in Brolo a Milano. Nel 1504 Gian Giacomo Trivulzio aveva disposto nel suo testamento l'erezione di un'arca nell'interno della Basilica; nel 1507, in un successivo testamento, dispone l'erezione di un edificio, cappella o mausoleo, da costruire all'interno o a fianco della chiesa. Per l'opera fu consultato Leonardo, che se ne interessò, come testimoniano un preventivo di spesa e diversi disegni attualmente conservati al Castello di Windsor. Non si sa perché il progetto sia stato poi affidato al Bramantino, il quale comunque se ne interessò dal 1511 e nello stesso anno iniziò la costruzione del mausoleo, addossato alla facciata della Basilica e dedicato all'intera famiglia Trivulzio.