Il palazzo Gio Carlo Brignole è un edificio sito in piazza della Meridiana al civico 2 nella zona di Via Garibaldi, già Strada Nuova, nel centro storico di Genova, inserito il 13 luglio del 2006 nella lista tra i 42 palazzi iscritti ai Rolli di Genova divenuti in tale data Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. L'edificio è oggi adibito ad uffici ed abitazioni.
Ricostruito nel 1671 da Gio. Carlo Brignole (rollo 1664), annettendo al palazzo paterno alcune case di Gio. Luca De Franchi; rimane di proprietà della famiglia Brignole, anche abitazione di Giacomo Maria Brignole, ultimo doge della Repubblica di Genova oligarchica, sino a passare ai Durazzo a metà del secolo scorso.
Nella prima fase l'edificio, progettato dal "capo d'opera" Pietro Antonio Corradi, aveva ingresso su vico di Santa Maria degli Angeli, mentre la piazza attuale era occupata dai giardini. Con l'apertura di Strada Nuovissima (1778-1786, oggi via Cairoli) l'ingresso viene spostato nella posizione attuale e decorato con i due telamoni di Filippo Parodi nel 1671 che originariamente chiudeva Strada Nuova all'ingresso del Giardino Brignole.
Gli affreschi del piano nobile sono di Gregorio e del figlio Lorenzo De Ferrari, Flora, Prometeo che dà vita alla statua, Aurora, Diana in cerca di Endimione, mentre quelli della volta e del portico anteriore risalgono alla proprietà Durazzo, opera di Giuseppe Isola, così come la decorazione a grottesche dell'atrio superiore, opera di Federico Leonardi.
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