Lorenzo De Ferrari
Lorenzo De Ferrari (Genova, 1680 circa – Genova, 1744) è stato un pittore italiano del periodo Barocco, attivo soprattutto nella sua città natale, dove produsse numerose opere.
Lorenzo De Ferrari era figlio del pittore Gregorio De Ferrari e di Margherita Piola, figlia di un altro famoso pittore genovese, Domenico Piola.
Fin da bambino mostrò una notevole predisposizione per il disegno e la pittura, incoraggiato anche dal padre. Divenne apprendista del padre, che gli fece copiare come esempio le opere dei maggiori maestri nelle più importanti quadrerie genovesi. Rimase in seguito stretto collaboratore del padre, fino alla sua morte (1726), il che rende spesso difficile l'attribuzione delle opere e distinguerne le mani.
Nel 1734 visitò Roma e Firenze, dove entrò in contatto con alcuni noti pittori dell'epoca, tra i quali Sebastiano Conca, Marco Benefial, Ignazio Hugford e Francesco Maria Niccolò Gaburri. Al ritorno è affrescatore nelle maggiori dimore patrizie genovesi: fra i suoi capolavori si ricordano la galleria della cappella di palazzo Durazzo (oggi palazzo reale), con quadrature e monocromi di soggetto mitologico, due salotti nel palazzo Grimaldi di piazza S. Luca, con La Giustizia che premia le Arti e La caccia di Diana, la "galleria dorata" del Trionfo d'Amore e il salotto d'Imene nel palazzo Spinola di Pellicceria, nel palazzo di Giò Carlo Doria tre salotti con il Carro del Sole, La Notte e le Allegorie degli Elementi e infine nel palazzo Brignole-Durazzo il "Salotto delle Virtù Patrie".
Le committenze religiose di maggiore prestigio furono gli apparati per la beatificazione di Alessandro Sauli nella chiesa genovese di Santa Maria di Carignano e per la canonizzazione di Caterina Fieschi Adorno celebrata da Clemente XII nel 1736. Oggi resta La Vergine tra i ss. Stanislao Kostka e Francesco Borgia nella cattedrale di S. Lorenzo.
Il suo capolavoro è considerato dalla critica l'ultima opera rilevante del De Ferrari, la Galleria Dorata di Palazzo Carrega con le Storie di Enea, ove la decorazione ad affresco, gli stucchi e i dipinti si fondono armoniosamente creando una serie di effetti scenici tesi a moltiplicare lo spazio, risultando una delle ideazioni più originali dell'epoca.