La chiesa venne edificata nel 1588 per volere di Anna Mendoza marchesa di Valle Siciliana, che in seguito ne fece dono ai gesuiti. Fu rimaneggiata nel 1736 dall'architetto Ferdinando Sanfelice, il quale ne cancellò ogni traccia dell'impianto originario del XVI secolo. La struttura religiosa fu inizialmente dedicata alla Vergine Annunziata, ma la voce popolare la denominò presto "Annunziatella" o "Nunziatella", per distinguerla dalla più grande basilica della Santissima Annunziata Maggiore posta nelle vicinanze.
L'interno ha una pianta longitudinale, con navata unica coperta da volta a botte e quattro cappelle laterali, due per lato, mentre il presbiterio viene definito dall'arco trionfale. La volta è completamente coperta dall'affresco Assunzione della Vergine di Francesco De Mura, datato 1751; la controfacciata invece, vede le scene della Bottega di san Giuseppe e della Fuga in Egitto, sempre del De Mura, mentre più in alto, ai lati dell'ampio finestrone che dà luce agli interni, sono affrescati quattro figure di santi, opere di Ludovico Mazzanti.
L'altare maggiore è riccamente decorato con marmi policromi nei classici modi del barocco napoletano; realizzato nel 1732 da Giuseppe Bastelli su disegno di Carlo Schisano, lo stesso è inoltre impreziosito ai due lati da due coppie di angeli reggi-fiaccola, opera del 1756 di Giuseppe Sanmartino. Sopra il monumento funebre è affrescata la scena della Deposizione, datata 1646 di Pacecco De Rosa. La cappella di San Stanislao Kotska è la seconda di destra: l'altare è sormontato da un quadro allegorico, opera di Paolo de Matteis rappresentante il santo in gloria con la Madonna Assunta.
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