Rinaldo Rinaldi
Rinaldo Rinaldi (Padova, 13 aprile 1793 – Roma, 28 luglio 1873) è stato uno scultore italiano.
Si distinse già nel 1808, scolpendo un Sant'Antonio morente in pietra di Nanto per il santuario dell'Arcella. Formatosi inizialmente all'Accademia di Venezia, nel 1811 fu mandato presso Leopoldo Cicognara a Roma (pare su segnalazione di Napoleone Bonaparte) e studiò all'Accademia di San Luca, protetto da Antonio Canova. Nel frattempo collaborava con Adamo Tadolini.
Nel 1818 realizzò il monumento al cardinale Lorenzo Prospero Bottini, nella chiesa di Santa Croce e San Bonaventura dei Lucchesi. Nel 1822 Canova, vedendo ormai prossima la sua fine, affidò al Tadolini la conclusione dei suoi lavori conservati nello studio di via Collonnette a Roma e, in caso di impossibilità del Tadolini, indicò quale sostitituto proprio il Rinaldi.
Nel 1826 trasferì il proprio studio nei locali in cui si trovava quello del Canova, essendo stato quest'ultimo portato a Possagno. Nel 1827 prese parte con altri artisti alla realizzazione del monumento funebre del Canova nella chiesa dei Frari; suo, in particolare, il Leone veneto (ispirato a quello realizzato dal maestro per il monumento funebre a Maria Cristina d'Austria) e il Genio della scultura (che rimanda sempre a soggetti analoghi del Canova). Dello stesso anno sono i Quattro profeti, collocati sulla facciata della chiesa di Santa Maria della Consolazione a Roma, e il medaglione di Giovanni Battista Belzoni, posto nel palazzo della Ragione a Padova. Coevo è il disegno di un altare destinato alla chiesa del cimitero di Vicenza.
Varie altre opere sono conservate in chiese e musei veneti, in particolare alle gallerie dell'Accademia di Venezia.