Giovanni Battista Lampi
Giovanni Battista Lampi, detto il Vecchio (Romeno, 31 dicembre 1751 – Vienna, 11 febbraio 1830), è stato un pittore italiano.
Nacque a Romeno, nell'allora principato vescovile trentino. Figlio di Mattia Lampi, anch'egli pittore, imparò i primi rudimenti della pittura dal padre e dal cugino Pietro Antonio Lorenzini. Dopo aver studiato in più luoghi e particolarmente a Verona (dove fu allievo di Francesco Lorenzi), dipinse ritratti e pale a Trento, nel suo studio sito nel palazzo Travaglia (oggi de Maffei). Nel 1779 fu a Rovereto. Di questo periodo è uno dei suoi capolavori: il ritratto del vescovo Girolamo Luigi Crivelli.
Si trasferì quindi in Austria, a Innsbruck, dove nel 1781 eseguì il ritratto dell'arciduchessa Maria Elisabetta di Asburgo-Lorena, che lo fece entrare nelle grazie della corte. Fu così chiamato a Klagenfurt dall'arciduchessa Maria Anna d'Asburgo-Lorena, per giungere infine a Vienna nel 1783. Pochi anni dopo, divenuto oramai uno dei pittori più in vista della capitale, Giuseppe II lo nominò professore all'Accademia.
Oramai famoso, venne chiamato anche alle corti di Stanisław Poniatowski e di Caterina II. Lampi arrivò a San Pietroburgo nel 1791, su invito del segretario di Caterina II, il generale Popov, che aveva avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo a Varsavia. La protezione della grande Caterina, da lui ritratta più volte, procurò al maestro molti importanti incarichi, tanto che in Russia si trattenne per più di sei anni, fino alla morte dell'imperatrice. Durante la sua permanenza in Russia dipinse una serie di tele, unanimemente considerate tra i capolavori della ritrattistica europea di fine secolo.
Rientrato a Vienna, fu nominato Cavaliere dell'Impero e gli fu conferito un titolo nobiliare. All'ultimo periodo, trascorso a Vienna, appartengono ritratti ufficiali (A. Canova, 1806, Vienna, Österreichische Galerie), ma anche immagini più intense, legate all'ambiente familiare (G. Battista Lampi junior con il nipote, Innsbruck, Museo Ferdinandeum). Con l'Autoritratto del 1728 (Vienna, Österreichische Galerie) termina la sua fortunata attività artistica che fa di Lampi il più importante ed acuto ritrattista neoclassico. I suoi dipinti sono caratterizzati dall'espressività dei volti, dalla luminosità dei tratti, dallo splendore degli abiti e dalla minuzia dei dettagli e morbidezza cromatica. Ritrasse i personaggi più importanti della sua epoca, come la zarina Caterina di Russia, gli imperatori d'Austria Giuseppe II e Francesco II, l'arciduchessa Maria Anna d'Asburgo-Lorena, il conte Stanislas Felix Potocki, il barone Giovanni Alessandro Brambilla di Carpiano, il conte Giulio Renato Litta Visconti Arese, lo scultore Antonio Canova, la contessa Potocka con la figlia.