Cornelis Smet, italianizzato come Cornelio Ferraro (Malines, metà del XVI secolo – Napoli, 1592), è stato un pittore fiammingo attivo a Napoli (dove possedette una bottega dal 1574 alla morte).
Il 14 febbraio 1574 sposò a Napoli Margherita di Medina (tra i suoi testimoni vi furono i pittori Teodoro d'Errico e Cornelio de Clemente). Dal matrimonio ebbe un figlio di nome Cesare che diventò a sua volta un pittore.
Dopo la morte di Cornelis nel 1592, la moglie sposò l'artista Aert Mytens.
Diversi documenti testimoniano che durante la sua permanenza a Napoli, Cornelis seppe tessere una fitta rete di amicizie e committenze in tutto il Vicereame. Per la sua bottega passarono alcuni tra i più importanti artisti fiamminghi operanti in quella città, come Aert Mytens, Wenzel Cobergher e Jan Soens.
La base per la ricostruzione della sua attività, dovuta essenzialmente a G. Previtali nel 1978 , è costituita dalla Madonna del Rosario, documentata nel 1590, della cattedrale di Muro Lucano. L'Adorazione dei Magi di Torella dei Lombardi, ora nella collezione Ruspoli, e quella del Duomo di Aversa, dipinte su modelli zuccareschi e vasariani, ne rappresentano l'abilità di piacevole ed analitico narratore.