Bernardino Lanino
Bernardino Lanino (Mortara, 1512 – Vercelli, 1583) è stato un pittore italiano.
I suoi esordi furono vercellesi (Ultima Cena e San Rocco, Museo Borgogna) e il suo maestro fu lo sconosciuto Baldassarre Chodeghis, proveniente da Abbiategrasso. Fin dagli anni intorno al 1530 Lanino si associò alla bottega di Gaudenzio Ferrari; tuttavia, successivamente al trasferimento di quest'ultimo a Milano (intorno al 1540), Lanino divenne il principale artista sulla scena vercellese.
L'opera più importante di questo periodo sono l'Assunta e il Compianto su Cristo morto, entrambe dipinte per la famiglia Ferrero (Biella, San Sebastiano), gli affreschi delle antiche cappelle della Pentecoste e della Flagellazione al Sacro Monte di Varallo i cui frammenti superstiti sono oggi conservati presso la Pinacoteca civica di Varallo e la Madonna e Santi della National Gallery (1543; proveniente da San Francesco a Vercelli). Lo stesso anno dei dipinti biellesi Lanino sposò Dorotea, figlia di Girolamo Giovenone.
Dopo la morte di Gaudenzio Ferrari (1543), Lanino ne ereditò le commissioni e il ruolo nella piazza artistica milanese; sono databili a questi anni gli affreschi dell'oratorio di Santa Caterina presso la Basilica di San Nazaro (1548-1549; in collaborazione con Giovan Battista della Cerva), quelli della cappella di San Giorgio alla Basilica di Sant'Ambrogio, la pala con il Battesimo di Cristo, già in San Giovanni in Conca ed oggi al battistero di Busto Arsizio (1554). Sono invece databili all'inizio del decennio successivo (1562) gli affreschi della Basilica di San Magno a Legnano. In questo periodo, oltre ad una forte impronta dell'arte di Gaudenzio Ferrari, Lanino assorbì numerosi stilemi da Leonardo e dai Leonardeschi milanesi.
Le ultime importanti commissioni piemontesi furono gli affreschi per il Duomo di Novara (1553) e il ciclo di Santa Caterina a Vercelli (oggi al Museo Borgogna; fine anni '50), il Cristo alla colonna per Trino Vercellese (1577?) e la Madonna del Rosario per San Lorenzo a Mortara (1578).