La chiesa fu eretta nella prima metà del Seicento da Pietro De Marino, in un luogo dove sorgeva una struttura religiosa appartenuta alle monache basiliane prima ed alle benedettine poi; fu oggetto di un restauro nel 1780 ad opera dell'architetto Giovan Battista Broggia.
Subì numerose spoliazioni di opere d'arte nel 1808 mentre il monastero fu soppresso da parte del governo francese e dal 1809 adibito alla fanteria. Le monache che ivi dimoravano dovettero essere trasferite in San Gregorio Armeno. La chiesa rimase abbandonata fino a quando fu affidata alla congrega degli ufficiali di banco per decreto di Francesco I delle Due Sicilie.
La chiesa presenta una facciata a portico di epoca seicentesca e contiene svariati dipinti tra cui vanno ricordati: la Madonna del Rosario di Luca Giordano (1664); I Miracoli di San Potito (1784) e l'Immacolata (1791) di Giacinto Diano; il Martirio di San Potito di Niccolò de Simone (1654); Madonna e santi di Andrea Vaccaro; Madonna della Purità e santi di Pacecco De Rosa.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.