Il museo diocesano di Fermo si trova nella parte sinistra della cattedrale della città, nei locali che hanno accolto la Confraternita del suffragio prima e l'oratorio poi. Nasce su iniziativa dell'arcivescovo Cleto Bellucci. La struttura contiene opere di arte sacra, che coprono un arco di tempo che va dal paleocristiano al XX secolo, tracciando le linee fondamentali sulla storia della chiesa cattolica, sul rapporto dell'arcidiocesi fermana con la Chiesa di Roma, sulla liturgia e sulla devozione della stessa comunità fermana.
Il museo documenta il rilievo attribuito nel tempo al patrimonio artistico-culturale, attraverso le opere provenienti dal Tesoro della Cattedrale e dell'episcopio fermano, oltre che da varie chiese dell'arcidiocesi. In particolare sono presenti argenterie, suppellettili, e paramenti sacri, tra cui la casula di Tommaso Becket, di arte araba. Tra le opere d'arte pittorica risaltano, nel compendio museale, lavori di Federico Barocci, Vittore Crivelli, Corrado Giaquinto, Francesco Hayez, Carlo Maratta, e del Pomarancio.