Il Museo traccia la storia dell’uomo in Abruzzo dal suo primo apparire come cacciatore paleolitico sottolineando il contributo offerto dalle tribù Italiche all’affermazione di Roma, ed una rapida sintesi evidenzia quanto di questo passato si sia tramandato fino a noi in termini di costumi, credenze, luoghi di culto, produzioni, oggetti, forme. Tema centrale del Museo, articolato in 13 grandi sale espositive, è infatti il concetto di continuità, di persistenza culturale.
La biblioteca costituisce un complemento alle attività dell'ente ed alle sue ricerche, oltre che uno strumento per gli utenti interessati alle tematiche del museo dedicato alla storia culturale-sociale dell'Abruzzo. Essa si divide nella sezione delle Genti d'Abruzzo e nella sezione civica "Vittoria Colonna". La prima consta di 4000 documenti tra volumi, riviste e opuscoli, specializzata in abruzzesistica: etnografia, protostoria, storia locale, pastorizia, transumanza, tradizioni varie; la seconda sezione possiede l'archivio storico "Giovanni Pansa", e raccoglie testi di storia dell'arte locale.
Il fondo dedicato al medico sulmonese Giovanni Pansa è stato istituito nel 1978, trasferito nel Museo nel 1988, e contiene numerosi documenti storici importanti per la storia locale abruzzese, specialmente del distretto di Penne.