Il Museo Giuseppe Scarabelli, ospitato all’interno del complesso museale di San Domenico, è il nucleo più antico dei musei imolesi, erede del Gabinetto di Storia Naturale quando quattro cittadini donarono le proprie collezioni al Comune con l’intento di preservarle dalla dispersione e renderle di pubblica utilità.
Il museo nasce nel 1857 con la donazione alla collettività di alcune pregevoli collezioni naturalistiche, di archeologia preistorica, etnografia, culture extraeuropee, etc. Tra i donatori la figura più significativa, cui è intitolato il museo, è quella di Giuseppe Scarabelli, iniziatore degli studi di preistoria italiana e pioniere della geologia dell'Appennino, oltre che rilevante personalità in campo politico e civile.
L’esposizione rispetta la rigorosa impostazione originaria: la sezione archeologico-preistorica con reperti provenienti da giacimenti paleolitici e da siti dell’età del bronzo, quella geologica con una ricca collezione di rocce, minerali e fossili, altre raccolte e una sezione naturalistica.
Il museo è ricco di 28.000 esemplari entomologici e ornitologici mentre l’erbario comprende 5000 specie di piante. Un riordino delle raccolte, avvenuto negli anni ’30, aggiunse alle collezioni anche materiali etnografici per lo più africani, pervenuti in seguito alle guerre coloniali in Africa Orientale.