Nata come monastero benedettino nell’XI secolo la chiesa é frutto di una riconfigurazione del Cinquecento attribuita al genio architettonico di Michele Sanmicheli.
L'interno è a navata unica con quattro cappelle per lato: completato tra il 1536 e il 1543, contiene importanti opere d'arte. Sopra la porta maggiore si trova un'opera del Tintoretto che raffigura il Battesimo di Cristo. Sotto la cupola invece un'opera del Veronese. Nel presbiterio sono visibili due grandi tele: una del Farinati, la Moltiplicazione dei pani, e l'altra di Brusasorzi, La manna nel deserto: in fondo, un capolavoro del Veronese, Il martirio di San Giorgio. All'altare sotto l'organo è invece conservata la Madonna col Bambino in gloria con le sante Caterina, Lucia, Cecilia, Barbara e Agnese del Moretto, oltre ad opere di Giovan Francesco Caroto, Francesco Montemezzano, Pasquale Ottino, Girolamo dai Libri. Nel 1540 Michele Sanmicheli costruì la cupola della chiesa, creando il vasto coro.
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