L’Archivio della Curia Diocesana è organizzato, secondo una tripartizione classica in archivio corrente, archivio di deposito e archivio storico. In particolare la sezione storica raccoglie l’eredità dell’Archivio storico della curia vescovile eretto dal vescovo diocesano cardinale Agostino Valier con suo decreto del 15 aprile 1575.
Inizialmente la sede venne ricavata in una sala del piano superiore del palazzo vescovile, per evitare i pericoli delle inondazioni in quanto il palazzo è tutt’oggi prospiciente al fiume Adige.
Le rigide e precise disposizioni del cardinal Valier non sempre vennero rispettate e l'archivio conobbe periodi di scarsa attenzione alla conservazione e corretta tenuta dei documenti. Nei secoli, complici anche gli eventi bellici, numerose aggregazioni furono smembrate o raccolte in luoghi diversi creando situazioni di forte frammentazione. Nel 1875 parte dei documenti più antichi del fondo della Mensa Vescovile (bolle, brevi e diplomi su pergamena) vennero trasferiti pressi presso la Biblioteca civica di Verona ed in seguito presso l’Archivio di Stato di Verona.
La gravissima inondazione dell'Adige del 17 settembre 1882 che inondò l’intera città raggiungendo il livello di quasi due metri d’acqua, rovinò irreparabilmente una ingente quantità di documenti che negli anni erano stati accumulati ai piani bassi dello stabile. Ciò che restava dell’archivio fu messo in salvo.
A metà degli anni sessanta del Novecento, grazie alla sensibilità del vescovo Giuseppe Carraro, la curia cominciò a pensare a un progetto per dotare l'archivio di una sede adatta e per affidare a persone preparate il riordino dei fondi. Va ricordata per gli anni dal 1968 al 1981 la preziosa opera di monsignor Antonio Fasani che vi lavorò come responsabile. Dopo una sistemazione provvisoria del materiale al pianterreno del palazzo vescovile, con decreto del vescovo Giuseppe Amari del 12 marzo 1985, l'Archivio storico della curia trovò definitiva sistemazione nei locali del piano superiore presso la ricostruita Biblioteca Capitolare posta in Piazza Duomo nel cuore storico-religioso della città. La direzione venne quindi affidata a monsignor Franco Segala che negli anni ha curato il riordino dell’intero patrimonio documentale nonché la pubblicazione di numerosi contributi storici e di corredo all’archivio utili agli studiosi per poter effettuare fruttuosamente le proprie ricerche.
Nel 2019 il Vescovo Mons. Giuseppe Zenti, costatando la inagibilità dello stabile dove era ubicato l'Archivio storico diocesano, avviò il progetto di trasferimento di tutto il materiale nella nuova sede del Seminario Vescovile. Dopo quasi due anni, l'ex aula magna del Seminario venne trasformata e adeguatamente preparata per accogliere le moderne scaffalature che avrebbero contenuto tutto il materiale dell'Archivio. In settembre/ottobre del 2021 l'archivio Storico diocesano è stato riposizionato nella nuova sede e dal 23 novembre 2021 è aperto agli studiosi e ricercatori.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.