La chiesa è sita nei pressi di San Lio ed è stata voluta dai parrocchiani che lì abitavano, per accogliere un dipinto della Madonna ospitato da un muro di Ca' Dolce. All'inizio del Settecento la vecchia chiesa venne abbattuta per lasciare lo spazio dalla nuova struttura di Antonio Gaspari. La chiesa venne finita nel 1750 da Giorgio Massari che vi costruì l'abside; nello stesso anno anche gli interni videro la conclusione.
La facciata della chiesa, che si affaccia sul Campo de la Fava, è incompiuta, ad eccezione del portone sormontato da un timpano marmoreo in stile barocco. Ai suoi lati si aprono due grandi nicchie semicircolari, entrambe rimaste vuote e disadorne. Ai lati dell'abside vi sono due alti campanili, anch'essi rimasti incompiuti. L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata lungo la quale si aprono tre cappelle per lato alternate da sette murari con colonne corinzie.
Di rilievo le otto statue di santi ed evangelisti di Giuseppe Bernardi, maestro di Antonio Canova collocate lungo la navata. Sempre dello stesso autore sono i rilievi che raffigurano Episodi della vita di San Filippo Neri. L'interno della chiesa ospita anche alcune tele: di Giambattista Tiepolo sono i dipinti Sant'Anna, la Vergine Bambina e San Gioacchino, la Visione di San Filippo Neri, invece, è di Giovanni Battista Piazzetta.
L'abside è a pianta quadrangolare ed è coperta da cupola priva di tamburo. Al centro di essa vi è il barocco altare maggiore, con le sculture di due angeli, opere di Giovanni Maria Morlaiter, ai lati del tabernacolo. A ridosso della parete di fondo, sopra una cantoria, vi è un organo a canne risalente al 1754 e costruito dalla ditta Serassi inserito in una solenne cassa lignea con dorature.
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