Il Museo è allestito in 14 sale nel nucleo storico del millenario Ospizio di S. Pellegrino, antico rifugio per i viandanti che valicavano gli Appennini fra Emilia e Toscana, percorrendo la via Romea o Bibulca e poi la settecentesca via Valndelli. Il Museo fu costituito da Don Luigi Pellegrini, sacerdote locale che raccolse gli oltre 4.000 oggetti esposti. Nel Museo sono presenti la ricostruzione della cantina, gli attrezzi per lavorare il latte, sgranare, pulire e conservare i cereali, battere, seccare e macinare le castagne. Fra gli ambienti domestici suggestivamente ricreati, due camere da letto e la cucina con i suoi arredi. Seguono gli ambienti dell’artigianato e delle varie attività: la filatura della canapa, del cotone e della la, la tessitura, le botteghe del ciabattino, del falegname, del fabbro, dell’arrotino, la cereria, il piccolo mulino ad acqua.