Insieme alla pressoché contemporanea Pisani di Montagnana, la villa realizzata a Piombino Dese dal Palladio per un altro potente patrizio veneziano, Giorgio Cornaro, segna un netto salto di scala nel prestigio e nella capacità di spesa della committenza palladiana, sino ad allora essenzialmente vicentina.
Le ville Pisani e Cornaro sono legate da molto più di una semplice coincidenza cronologica e dall'alto status del committente. Infatti anche la Cornaro ha una struttura e un decoro molto simili a un palazzo ed è più residenza di campagna che villa: isolata rispetto alla tenuta agricola e alle dipendenze, la sua posizione preminente sulla strada pubblica ne rimarca il carattere ambivalente. Del resto i camini presenti in tutte le stanze ne provano un uso non solo estivo, e non a caso una struttura assai simile sarà replicata pochi anni più tardi per il palazzo “suburbano” di Floriano Antonini a Udine.
Come per la Pisani, anche la planimetria di villa Cornaro è organizzata intorno a un grande ambiente con quattro colonne libere, qui per altro spostato più al centro della casa e quindi più propriamente salone, a cui si accede con la mediazione della loggia o di uno stretto vestibolo. I due livelli della villa sono connessi da due eleganti scale gemelle che separano nettamente un piano terra, per l'accoglienza di ospiti e clientes, dai due appartamenti superiori riservati ai coniugi Cornaro.
Lo straordinario pronao aggettante a doppio ordine riflette la soluzione palladiana della loggia di palazzo Chiericati a Vicenza, ultimata negli stessi anni, con il tamponamento laterale a dare rigidezza alla struttura, come nel Portico di Ottavia a Roma. Va considerato del resto che il tema della doppia loggia in facciata è frequente anche nell'edilizia gotica lagunare, così come colonne libere sostengono i pavimenti dei saloni delle grandi Scuole di Venezia: si tratterebbe quindi di una sorta di “traduzione in latino” di temi tradizionali veneziani.
Nel 1655 il discendente Giorgio di Gerolamo Corner dichiara che la villa non è ancora ultimata e che mette a disposizione una somma per concludere i lavori. È Andrea Corner ad occuparsene, commissionando gli stucchi a Bortolo Cabianca e le decorazioni pittoriche a Mattia Bortoloni.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.