La Rocca, dopo essere stato distrutta da Federico Barbarossa nel 1167, fu ricostruita con torri poderose e passò ai Roberti di Reggio Emilia. Verso il 1420 passò sotto il dominio degli Estensi, dal 1501 a un ramo marchionale degli Este e, dalla seconda metà del XVIII secolo, ai Rango d’Aragona.
La struttura a pianta quadrangolare conserva intatta una torre angolare quadrata, con merlatura ghibellina. Nell’interno, gli ambienti più significativi sono la Cappella di S. Giovanni (XV secolo) e alcune stanze con cassettoni dipinti, affreschi e stucchi risalenti ai secoli XV-XVIII. Al I piano (piano nobile) ospita la Biblioteca. Al pianterreno ospita il Museo dell’Agricoltura e del Mondo Rurale.
Al piano nobile, invece, il grande atrio ha una parte di soffitto originale decorato nel seicento. Dall’atrio si accede ai grandi saloni dell’ala ovest, ridipinti agli inizi del sec. XVII, per trasformare in residenza signorile l’antica rocca. Da qui si passa alla Sala del Teatro, che era usata proprio per questo scopo dalla metà del XIX secolo fino agli anni trenta, quindi all’appartamento dei Marchesi di San Martino: qui le pareti e le volte sono state ridecorate per volontà dell’ultimo marchese, Don Paolo d’Aragona, con sfondi e paesaggi lacustri.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.