La Rocca di Noceto si erge nel centro dell'abitato; è una costruzione imponente che fu voluta da Oberto Pallavicino intorno alla metà del Duecento, dopo che Federico II gli infeudò il paese. Fu soggetto a molte distruzioni, ma venne riedificato nel Trecento dai conti Sanvitale.
Pier Maria Rossi vi pose mano nel Quattrocento facendola ricostruire in alcune parti, ed è a questo intervento che si deve l'aspetto attuale del castello. Nel Seicento venne dato metà ai Farnese e metà ai Sanvitale. I Sanvitale lo tennero fino alla soppressione dei feudi nel 1805; lo avevano adibito a centro amministrativo del territorio in quanto sede del tribunale, della milizia, del carcere, dell'abitazione del podestà. Era circondato da un ampio fossato che esistette fino a metà Ottocento, quando fu interrato.
Il mastio centrale e le mura esterne sono le parti originarie della costruzione. All'interno racchiude un rigoglioso giardino. Ospita il Museo del Disco antico, la Collezione della liuteria parmense; la Scuola Internazionale di Liuteria.
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