L'oratorio venne fatto costruire dal marchese di Soragna Raimondino Lupi, come cappella sepolcrale di famiglia dopo che si era stabilito a Padova nel 1376.
La cappella venne edificata verosimilmente dal 1377, mentre il ciclo pittorico, commissionato dopo la morte del marchese Raimondino Lupi ad Altichiero, venne concluso nel 1384 dal nipote Bonifacio Lupi. Altichiero aveva dopotutto già lavorato per il Lupi, nella Cappella di San Giacomo all'interno della vicina basilica del Santo, proprio su commissione dello stesso Bonifacio che in tale cappella fece costruire per se e la consorte, Caterina de' Franzesi di Staggia, l'ultima dimora.
L'edificio è caratterizzato da una facciata a capanna con mattoni a vista, decorata da tre bassorilievi con San Giorgio che uccide il drago e lo stemma del lupo rampante della famiglia Lupi di Soragna.
La struttura architettonica interna è molto simile alla cappella degli Scrovegni, con un'aula dalle pareti lisce coperta da volta a botte; l'illuminazione è garantita da quattro monofore.
Anticamente il sarcofago del marchese Raimondino era montato al centro della cappella con un'architettura simile alle arche scaligere di Verona, ed arrivava a toccare quasi il soffitto. Il complesso venne poi smontato in età napoleonica ed oggi resta solo il sepolcro, posto lungo la parete destra.
Il soffitto è dipinto con un cielo stellato attraversato da fasce con motivi floreali, dove sono inseriti busti di santi e cinque tondi per fascia con i simboli degli Evangelisti, dei Profeti e dei Dottori della Chiesa.
Le due pareti di lato sono divisi in due fasce sovrapposte: a sinistra sono raffigurate scene della Vita di San Giorgio, a destra scene della Vita e martirio di Santa Caterina d'Alessandria (in alto) e di Santa Lucia (in basso). La controfacciata presenta scene dell'Infanzia di Cristo e la parete di fondo è dominata da una grande Crocefissione, sovrastata da un Incoronazione di Maria tra cori angelici.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.