Il Museo Etnografico ha sede presso il Santuario di Valliano, dedicato a Maria Succurrente. La visita del Santuario con i suoi affreschi del XV – XVI sec. e la sua raccolta di ex-voto d’argento offerti dai fedeli “per grazia ricevuta” costituisce parte integrante del percorso del Museo.
E’ esposta una gran varietà di oggetti attinenti sia al lavoro dei campi e alla cura del bestiame, sia ad alcune attività artigianali, sia alla lavorazione dell’olio, di notevole importanza nel territorio di Montescudo. Una serie di oggetti di terracotta e un tornio in legno stanno a testimoniare l’attività della lavorazione dell’argilla, tuttora vitale a Santa Maria del Piano.
La macellazione del maiale è la prima sezione che ci conduce verso le attività che si svolgono all’interno della casa. La lavorazione delle carni infatti avveniva in casa e nei luoghi più asciutti ed arieggiati della casa venivano fatti stagionare i salumi.
Una sezione è dedicata alla cucina, che con il focolare costituiva il cuore della casa. Luogo della cottura dei cibi, luogo di incontro e di scambio dei saperi, luogo delle attività domestiche di pertinenza femminile.
Una piccola raccolta di giocattoli, da quelli più semplici, come lo schioppetto di canna, o il disco di legno da lanciare il più lontano possibile avvalendosi di una robusta stringa di cotone, alla slitta e alla caratella, costruite dagli adulti o dai ragazzi più grandi.
Una sezione infine è dedicata alla produzione in ambito domestico di fibre e tessuti di canapa e di lino e all’ industria tessile fondata a Montescudo nel 1927 da Giuseppe Magnanelli e Silvino Selva e che fu attiva fino al secondo dopoguerra.