Museo etno-antropologico dichiarato dalla Regione Campania "Museo di Interesse Regionale" e iscritto all'Albo delle Fattorie Didattiche della Regione, svolge la sua attività fin dal 1995 impegnandosi nella didattica, nel turismo culturale, nella conservazione della memoria rurale locale e della promozione del territorio. È di proprietà ed è gestito da un'associazione culturale senza fini di lucro.
Al suo interno sono conservati circa 3500 pezzi che testimoniano un importante spaccato della vita rurale campana tra 800’ e gli inizi del 900’. Vi sono diverse sale coperte che ospitano attrezzi legati alla lavorazione della terra, alla lavorazione del vino, all’artigianato contadino ed alla vita domestica, inoltre nell’ampio spazio all’aperto e nella stalla sono ospitati gli animali con i quali i contadini dividevano il duro lavoro dei campi dal bue, al cavallo, all’asinello fino al pulcino. A secondo del periodo stagionale il museo propone diverse attività didattica come la vendemmia, la semina o la rappresentazione di antichi mestieri.