La cinta muraria di Sabbioneta è un complesso di fortificazioni di origine rinascimentale che cinge il centro storico della cittadina mantovana, realizzato in prevalenza tra il XVI e il XVII secolo.
Le fortificazioni di Sabbioneta furono realizzate per volontà di Vespasiano Gonzaga (1531-1591) a partire dalla seconda metà del XVI secolo. L’intento del duca era dotare la città di un sistema difensivo alla moderna, costituito da bastioni e terrapieni in grado di resistere agli attacchi delle artiglierie. Si realizzò pertanto una estesa cinta muraria a forma di esagono irregolare, alta circa sei-sette metri rispetto al piano di campagna, composta da una incamiciatura esterna in laterizio sostenuta da contrafforti e da una retrostante massa di terra e di materiale di riporto, digradante verso l’interno e circondata all’esterno da un ampio fossato. In corrispondenza degli spigoli furono realizzati sei baluardi pentagonali (San Nicola, San Giovanni, San Giorgio, Sant’Elmo, San Francesco, Santa Marta), raccordati tra loro da tratti rettilinei. Le mura inglobarono anche il preesistente castello di origine medievale ed il relativo fossato, nel tratto compreso tra i baluardi San Francesco e Santa Maria. L’impianto delle fortificazioni venne infine completato con l’apertura di due porte a forma di archi trionfali, a sud-est (porta Imperiale) e a nord-ovest (porta Vittoria). Oltre il circuito murario, il sistema difensivo fu progressivamente perfezionato attraverso una serie di ulteriori opere complementari, con rivellini, mezzelune ed una strada riparata da terrapieni, configurando una seconda cinta stellata esterna all’esagono delle mura.
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