Il Monastero di San Nicolò l'Arena o abbazia cassinese di San Niccolò l'Arena è un complesso ecclesiastico situato in piazza Dante nel centro storico di Catania e costituito da un importante edificio conventuale benedettino e da una monumentale chiesa settecentesca. Fu fondato da monaci provenienti dall'omonimo monastero situato nei pressi di Nicolosi che a metà del XVI secolo chiesero al senato cittadino l'autorizzazione a edificare entro le mura, poiché minacciati dalle eruzioni dell'Etna e dalla presenza di briganti. Data la superficie occupata, circa 210 x 130 m., è ritenuto per estensione uno dei più vasti complessi monastici d'Europa. Il monastero fu dichiarato monumento nazionale con regio decreto del 15 agosto 1869.
Gli edifici conventuali di San Nicolò l'Arena occupano un'area enorme, che cinge su tre lati la grande chiesa, e che nonostante i cambiamenti subiti nell'ultimo secolo è ancora perfettamente riconoscibile. Il convento appare infatti diviso dal resto della città, di cui costituiva l'estremità occidentale, da un alto muro di cinta su cui si aprono i due portali principali: il primo a nord, divenuto alla fine del XIX secolo imbocco di via Biblioteca, è situato in fondo alla via Clementi, continuazione della via di Sangiuliano, in origine chiamata via Lanza, in onore di Giuseppe Lanza, duca di Camastra che l'aveva tracciata subito dopo il terremoto del 1693; il secondo, affacciato su piazza Dante, in corrispondenza dell'antico monastero cinquecentesco, di cui i monaci avevano cominciato la ricostruzione dopo il grande sisma. Da questo secondo portale si accede all'enorme corte esterna che aveva più funzioni, principalmente di filtro tra il mondo esterno laico e quello religioso dell'edificio. Addossati al muro di cinta erano vari locali di servizio comprese le cavallerizze (scuderie), le stalle e le carretterie (rimesse per i veicoli). Circondato da questo grande cortile sorge in tutta la sua imponenza il convento vero e proprio, celebrato da Patrick Brydone, in viaggio in Sicilia nel 1773, che lo definì la Versailles siciliana. Esso presenta un basso piano terreno, con porte che si affacciano sul cortile, su cui poggiano i due piani principali.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.