Il Duomo di Trento, dedicato a S. Vigilio, ha origini antiche. Si ha infatti notizia di una prima chiesa sorta sul luogo di sepoltura di questo santo martirizzato nel 400 e successivamente ampliata, mentre l`aspetto attuale si deve al vescovo Federico Vanga che nel 1212 affidò il compito di riprogettare il Duomo ad Adamo d`Arogno, al quale si può attribuire l`impostazione della pianta della chiesa. La costruzione, proseguita nei secoli dai discendenti del d`Arogno, subì diverse modifiche rispetto al progetto originale, dovute sia ad esigenze ecclesiali che a mutamenti nelle tecniche di costruzione.
La fiancata settentrionale, che si affaccia sulla piazza principale, è caratterizzata da una grande ricchezza artistica dove spiccano la Porta del Vescovo, così chiamata perché veniva utilizzata durante il Concilio Tridentino dai cortei vescovili provenienti dal Castello del Buonconsiglio per accedere al Duomo, e un rosone, chiamato Ruota della Fortuna, nel quale in forma allegorica viene ricordato che la sorte delle persone può cambiare da un giorno all`altro.
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