Si tratta di una villa rettangolare a due piani delimitata ai vertici da quattro torri merlate. Costruita in mattoni intonacati di bianco. È collegata tramite un portico settecentesco ad una cappella privata. Nella parte posteriore c'è un brolo (un giardino rinascimentale) e una torre colombaia (presente nel ferrarese, in diverse ville signorili).
Venne costruita sotto forma di semplice casale agricolo presso i fiumi Primaro e Sillaro già alla fine del Quattrocento ed era quindi raggiungibile da Ferrara via acqua. Poi sotto il duca di Ferrara Alfonso I d'Este venne rimaneggiato forse da Girolamo da Carpi e assunse il suo massimo splendore. In quel periodo furono costruite le torri angolari a pianta quadrata, gli eleganti timpani alle finestre e il bugnato in laterizio che incornicia porte e torri.
Alfonso lo donò alla colta cortigiana Laura Dianti che consolò e accompagnò il Duca dopo la morte della moglie Lucrezia Borgia e che vi risiedette fino alla morte. Laura Dianti è stata identificata in un dipinto di Tiziano, che venne chiamato da Alfonso per ritrarre la dama che forse Alfonso sposò poco prima di morire.
All'esterno è stato ricostruito il giardino afferente alla delizia, denominato brolo, costituito nel Rinascimento essenzialmente da fiori e da alberi da frutto, per unire il diletto dei colori e dei profumi all'utile della produzione di frutti per la mensa.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.