Patrimonio Unesco dal 2011, inserito insieme alla Chiesa di Santa Sofia nel sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere”, testimonia il mondo medievale in tutte le sue sfaccettature.
Ricostruito nel XII secolo ad opera dell’abbate Giovanni IV, così come ricorda il capitello con iscrizione dedicatoria, offre un vasto repertorio di immagini reali e fantastiche, in cui trovano spazio figure mostruose e crociati, lavori agresti e simboli cristologici, tutti elementi di forte connotazione simbolica.
Diverse le maestranze della fabbrica del chiostro, così come dimostrano le differenti raffigurazioni sui pulvini che sormontano le 47 colonne di marmo, alabastro e granito.
Di particolare interesse la colonna ofitica (colonna annodata), elemento architettonico dell’arte romanica, e i pulvini raffiguranti il “ciclo dei mesi”.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.