Secondo le cronache, la chiesa fu edificata nella prima metà del Trecento con i finanziamenti della famiglia Bonzio. Venne profondamente restaurata nel 1475, riconsacrata nel 1502 dall'arcivescovo di Corinto Giulio Brocchetta e rimaneggiata internamente nel Seicento. Subì altri interventi anche nei secoli successivi, ma mantenne la facciata gotica originale.
Interessante l'ingresso con il portale in pietra d'Istria. L'interno è costituito da una singola navata con soffitto ribassato; sopra l'ingresso vi è un coro pensile ("barco") seicentesco, con colonne trecentesche e barbacani gotici. Le opere di maggior pregio sono un Cristo morto tra San Carlo Borromeo e degli angeli di Domenico Tintoretto, un Sant'Agostino con due angeli di Paris Bordon e un San Girolamo di Paolo Veronese.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.