L'attuale chiesa arcipretale sostituisce un importante tempio che era sorto a Cordignano, allora chiamato San Cassiano del Meschio, tra VII e VIII secolo (epoca longobarda); a Cordignano sono anticamente affiliate le parrocchie di Caneva, Godega di Sant'Urbano, Orsago, Pinidello, Rugolo, Sarmede, Stevenà.
L'edificio oggi esistente è stato edificato tra il 1606 e il 1628 in luogo di un antico oratorio dedicato a San Cassiano, a cui l'attuale chiesa è consacrata, assieme a Santa Maria Assunta. L'edificio fu consacrato il 22 marzo 1635.
Internamente la chiesa è ad una sola grande navata in stile barocco. Ad essa sono addossati tre altari minori per lato, tra il primo e il secondo dei quali si apre una cappella.
Molte sono le opere pittoriche di valore: sull'altare maggiore sono poste la pala d'altare di Silvestro Arnosti, Madonna in trono e santi, la tela di Angelo Lion, Il miracolo dell'Ostia, e quella di Marco Vecellio, Ultima cena; sul soffitto l'affresco di Giovanni De Min, Le tre virtù teologali.
La navata è sovrastata da un altro grande affresco di De Min, rappresentante l'Assunzione della Vergine. Tra le opere degli altari laterali vanno segnalate particolarmente quella di Palma il Giovane, San Paterniano che visita gli appestati, e il Battesimo di Gesù dipinto da Domenico Tintoretto.
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