Arroccata da più di mille anni sopra uno sperone di diaspro rosso, alla confluenza dei torrenti Ceno e Noveglia, massimo esempio di architettura militare in Emilia, appartenne dalla metà del Duecento, e per oltre quattro secoli, ai Landi, principi rinascimentali che pure battevano moneta su licenza imperiale. Verso la fine del Cinquecento viene parzialmente trasformata in elitaria dimora patrizia. Tutti da ammirare sono i camminamenti di ronda, le torri, la piazza d'armi, il cortile d'onore porticato, il pozzo, la ghiacciaia, i granai, le prigioni e le sale di tortura.
All'interno della fortezza, oltre alla visita della struttura fortificata, sono visitabili: Museo della Civiltà Valligiana. 5 Sale Alpine dedicate al Capitano Pietro Cella, 1^ medaglia d'oro del Corpo Alpino. Il Museo della Fauna e del Bracconaggio. Il Museo Archeologico della Valle del Ceno.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.