Nel castello di Fumone numerose storie di epoche e di individui si sono stratificate nei secoli.
Dopo aver attraversato spazi che segnalano la traccia di un paesaggio storico, come sono i luoghi che ospitarono Celestino V, giungiamo qui a un lato del castello, dimora estiva di Giuseppe Marchetti Longhi, che narra altre vicende che vogliamo mostrarvi per il suo valore di memoria.
La visita che vi proponiamo offre un insieme di stimoli che suggeriscono di leggere questo luogo come “galleria di ricordi”, esempio di come l’individuo si rapporta alle cose ed ai luoghi nel corso dell’esistenza, elaborando il proprio radicamento all’interno di un gruppo parentale e nell’ambito di un territorio, fondando anche la propria identità professionale su questo attaccamento. Visitare la casa–museo, nell’allestimento che abbiamo effettuato a partire da come il suo erede l’ha disposta, significa calarsi nella sua sensibilità, di un uomo di altri tempi, dalla complessa personalità formatasi all’interno di una famiglia che ha legato in parte il proprio nome a questo luogo. Si uniscono perciò la biografia di un individuo che tramanda nei ricordi di suo nipote l’immagine di un esimio studioso e la storia di una famiglia e del titolo nobiliare ad essa legato.
In questo percorso immaginario, le sale della casa divengono metafore di aspetti legati a questa biografia e a questa storia, così come i loro oggetti dei pretesti per narrarne particolari vicende.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.