La casa del Colonnato Tuscanico venne costruita in piena età repubblicana, alla fine della dominazione sannitica, nel II secolo a.C.; in seguito subì dei lavori di ampliamento, presumibilmente durante il periodo imperiale, quando ad essa venne aggiunta un'ulteriore piccola abitazione: fu in tale periodo che venne realizzato il peristilio, fu costruito il piano superiore e rifatta sia la pavimentazione che le pitture, in terzo stile. Subì notevoli danni a seguito del terremoto di Pompei del 62 e per tale motivo si resero necessari lavori di ristrutturazione che portarono alla divisione del piano superiore in quattro appartamenti, ognuno dotato di ingresso indipendente, ed al rifacimento di alcune pitture, in quarto stile; originariamente la dimora doveva essere di proprietà dei Marii Ercolanese, citati anche tra gli esponenti del decurionato cittadino, mentre in seguito passò sotto il controllo di Marcus Corneli Fructi, un liberto, come testimoniato da un sigillo ritrovato in una delle camere del piano superiore insieme a monete d'oro dal valore di millequattrocento sesterzi.
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