Teatro romano, costruito alla fine del I sec. a.C. La cavea doveva essere in origine divisa in due ordini di gradinate, appoggiate sopra costruzioni radiali in blocchi quadrangolari di calcare.
All’apice del settore superiore insisteva un portico formato da 27 arcate in opera quadrata. Un podio alto circa un metro divideva l’orchestra dal proscenio. La struttura quale oggi è visibile si deve ai restauri effettuati tra ‘800 e ‘900. Ospita una qualificata stagione estiva di spettacoli classici. Reperti archeologici di scavo, provenienti anche da altre zone della città, sono raccolti nel vicino Antiquarium, accanto a pannelli con immagini e didascalie analitiche.
L'area, ubicata nella zona sud orientale del centro antico, poco distante dal teatro romano, e occupata da un quartiere residenziale di epoca romana, inquadrabile tra la I'eta augustea e II tardo antico.
Tra le domus, la più significativa e quella cosiddetta del "banchetto", scavata intorno al 1970 e restaurata nel corso degli ultimi decenni. La casa, orientata in senso Nord-Sud, e costruita in opus vittatum, con blocchetti di calcare uniti da malta. Gli ambienti sono caratterizzati da una elegante decorazione pavimentale in opus signinum ed a mosaico, databile alla fine del I sec. d.C., presenta una ristrutturazione avvenuta tra la fine del III e I'inizio del IV sec. d.C.
Del Mausoleo di Pomponio Grecino, prefetto di Iguvium. Rimane solo il grande tamburo esterno, mentre è scomparso il paramento che in origine si innalzava dal basamento calcareo. La camera funeraria è costituita da una sala a pianta quadra coperta con una volta a botte. Databile al I sec. a.C.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.