L'acquedotto dei Quintili è uno dei monumenti in consegna al Parco Archeologico dell'Appia Antica. Un lungo tratto si conserva tra la via Appia Antica e la via Appia Nuova in prossimità di via del Casale della Sergetta e il Grande Raccordo Anulare.
L'acquedotto dei Quintili era verosimilmente una diramazione dell'acquedotto dell'Anio Novus, che snodandosi per circa 700 metri raggiungeva l'area di Torre Selce al VII miglio dell'Appia Antica, oppure dell'Aqua Iulia. Raggiungeva poi un castellum aquae dal quale poi diramava il condotto sotterraneo di alimentazione della Villa dei Quintili, situata a circa un paio di miglia di distanza. La fastosa residenza imperiale, che conserva ancora resti imponenti delle grandi aule termali, aveva diverse cisterne che permettevano di conservare l'acqua necessaria al rifornimento idrico dell'intero complesso: la Grande Cisterna, la Cisterna Mediana e la Cisterna Circolare cosiddetta Piranesi che erano tutte alimentate dall'acquedotto dei Quintili.
Sorge su terreni in proprietà privata ma è ben visibile percorrendo la via Appia antica in direzione sud poco prima del GRA. Della struttura si conservano all'incirca 120 arcate realizzate in conglomerato cementizio ed erette su piloni di forma quadrangolare con lato di circa un metro e mezzo (pari a 5 piedi romani), rivestito da laterizi.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.