Situata nella valle omonima, secondo la tradizione fu fondata da Gregorio Magno. Nulla rimane del convento gregoriano, infatti la chiesa e il convento furono edificati nella seconda metà del XVI secolo ed ingranditi ininterrottamente nei secoli successivi. Nei primi anni del ‘700 fu elevato il Noviziato, e per fornire una certa unità monumentale, fu chiamato l’architetto Venanzio Marvuglia.
Da non perdere è la visita al Convento, dove è possibile ammirare il gruppo scultoreo di “San Martino che dona il mantello al povero”, opera di Ignazio Marabitti; l’affresco di Pietro Novelli che copre il soffitto del refettorio e il Chiostro con portico rinascimentale.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.