La Pinacoteca De Vita è costituita da opere donate dalla famiglia De Vita, su esplicita volontà del Maestro, alla comunità chiaramontana. La raccolta è distribuita in alcuni ambienti dell'antico palazzo Montesano, di cui in qualche modo quel simposio pittorico esalta i profili architettonici nobiliari.
Prevalgono le tecniche della tempera e dell'acquerello, nelle quali il Maestro ha profuso una parte rilevante della sua arte. Ma anche la tecnica dell'olio su tela caratterizza un versante pregevole della raccolta chiaramontana. In olio su tela sono le opere “Idilliaco”, “Un grappolo di illusioni”, “Il Faro”. Con la tecnica a olio sono ancora realizzate le opere “Armonie di forme”, “Fervore di studio”, “Nido”, “ Ritratto della sorella”, “Golgota”, tutte in un ambiente.
Le opere esposte sono segno di una produzione con una tenue, delicata, ma nitida identità, territoriale quasi, ricorrente in tanta pittura che sveli inequivocabili “debiti” iblei, e che il Maestro De Vita interpreta con pienezze inimitabili.