Nell'esposizione vi sono numerosi arredi agricoli, incluso un antico torchio verticale in legno di rovere da tappeto, un torchio millenario in quercia a struttura e funzionamento orizzontale, un prototipo di trattore con motore a scoppio, una collezione di aratri antichi a chiodo e a vomere, una macchina per la semina e un'imballatrice di fieno. Vi è ricostruita una bottega del carradore, il costruttore del carretto siciliano.
Sono esposti diversi utensili casalinghi, tra cui la prima lavatrice in metallo a meccanica manuale, un semicupio da bagno, alcune sputacchiere in maiolica, un bidet portatile incassato in un mobile in radica di noce.
Una parte dell'esposizione è dedicata agli strumenti navali, con un radiogoniometro in bronzo, alcune grandi bussole e diversi arredi in bronzo. Nel museo è conservato l'arredo ligneo di una tipografia dei primi del novecento con i caratteri mobili Bodoni, una lanterna magica dei fratelli Lumiere datata 1886, un cinematografo degli anni trenta e un triciclo di metà ottocento con ruote rivestite in corda.
Un'altra parte è invece dedicata alla tecnologia bellica, e include fondine per polvere da sparo garibaldine, attrezzature da campo, fucili con baionetta, alabarde, il tricolore con lo stemma dei Savoia e altri reperti delle guerre mondiali.
Nel museo è conservata una Chansona a danser, una macchina musicale costruita a fine ottocento dal francese Folliot e proveniente da Verdun destinata all'uso nei cafè chantant: funziona grazie ad un sistema meccanico a molla e rullo fonotattico, tramite cui dei martelletti battenti sulle corde e i campanelli riproducono una delle dieci melodie presenti sul cilindro chiodato presente all'interno della macchina.
Il museo possiede anche una raccolta d'epoca di manoscritti musicali e pagine a stampa, nonché numerosi strumenti tra cui una viola d'amore, trombe, trombette e tromboni e una raffinata fisarmonica con intarsi in bachelite.