Il museo è intitolato al pittore futurista corleonese Pippo Rizzo (1897 – 1964) che ottenne il suo primo grande successo nel 1926, alla Biennale di Venezia, con il quadro intitolato “I Lampi”. Le otto sale del museo ospitano reperti di varia tipologia. La collezione archeologica comprende oggetti rinvenuti nel sito archeologico sulla Montagna Vecchia, che appartengono a diverse epoche: paleolitico, mesolitico, neolitico, età del bronzo, età del ferro, periodo greco classico, periodo ellenistico e romano, epoca medievale.
Tra gli oggetti più interessanti, l'unico miliario romano rinvenuto in Sicilia, che attesta le LVII miglia che separavano Agrigento dal sito dov'era collocato. L'epigrafe “Aurelio Cotta Console” fa risalire il pezzo al 252 a.C. Nella sezione etno-antropologica la civiltà contadina è rappresentata dal ciclo del grano, della pastorizia e della tessitura, oltre che da alcuni oggetti di lavoro o d'uso domestico: aratri, selle, tridenti, “criva" con corde in budello e la "Ruota" dell'ex Orfanotrofio, rappresentano i pezzi più interessanti. Sono esposti anche alcuni cimeli garibaldini.