La chiesa dei Santi Cosma e Damiano fu edificata in stile barocco intorno al 1500 ma ha assunto l’aspetto attuale con la ricostruzione del 1721-1725 su progetto dell’architetto Giuseppe Mariani.
L’interessante soluzione del tamburo che internamente ripete il profilo dell’aula, a pianta centrica esagonale, si ispira con ogni probabilità alla chiesa romana di Sant’Ivo alla Sapienza, del celeberrimo architetto Francesco Borromini del quale il Mariani conosceva le opere. L'articolato e vibrante interno è abbellito da splendidi stucchi di Francesco Guastalla e Vincenzo Perez del 1722 (della scuola del Serpotta) ai quali si aggiunsero nel 1757 quelli realizzati da Gabriele Messina.
All’interno della chiesa: due grandi tele del pittore fiammingo Guglielmo Borremans raffigurano l’Immacolata e la Madonna che presenta il Bambino a Santa Chiara; si conservano anche due dipinti del trapanese Andrea Carrera “la Madonna del Rosario” del 1658 e “la Madonna degli Angeli” del 1669 ed un seicentesco Crocifisso ligneo di grande intensità espressiva.
Di Giacomo Serpotta, ai lati dell’altare principale, sono le due magnifiche e pregevoli statue allegoriche raffiguranti la Giustizia e la Carità (1722); mentre la pala d’altare raffigurante la Vergine Immacolata, risalente al 1722, è invece, opera di Gugliemo Borremans autore peraltro di una Madonna con il Bambino Gesù e i Santi posta su un altare laterale della stessa chiesa. All’interno del monastero troviamo la Madonna di Passavia di Giuseppe Renda, statuette in legno ed Alabastro del 700 e opere in ceroplastica e smalto plastica.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.