Francesco Maria Schiaffino
Francesco Maria Schiaffino (Genova, 1689 – Genova, 3 gennaio 1765) è stato uno scultore italiano dei periodi tardo barocco e Rococò, attivo soprattutto a Genova e in Liguria.
Francesco Maria Schiaffino, nato a Genova in una famiglia benestante, originaria di Camogli, si dedicò dapprima allo studio delle lettere, quindi il fratello maggiore Bernardo (già apprezzato scultore, che fu allievo di Filippo Parodi) lo indirizzò nell'arte della scultura, fornendogli i primi insegnamenti. Visto il talento dimostrato, il fratello, tramite il famoso pittore Paolo Gerolamo Piola, lo indirizzò a Roma, nello studio di Camillo Rusconi. Qui si trattenne per tre anni, dal 1721 al 1724, arricchendo il suo stile con influssi del Bernini e dello stesso Rusconi.
Tornato a Genova nel 1724 aprì insieme al fratello (morto prematuramente l'anno seguente) uno studio in via Giulia (l'attuale Via XX Settembre). Lavorò prevalentemente per committenti locali (genovesi e liguri) anche se non mancarono, molto apprezzati, lavori per diverse corti europee: scolpì infatti alcuni busti in marmo dei componenti della famiglia reale spagnola e nel 1731 il grandioso Crocifisso con angeli commissionato dal re Giovanni V di Portogallo per la Basilica di Nostra Signora e di Sant'Antonio nel Palazzo Nazionale a Mafra in Portogallo.
A Genova, per il Palazzo Balbi Durazzo (ora noto come Palazzo Reale) scolpì, ispirandosi ad un'opera simile del Rusconi, il “Ratto di Proserpina”, che ancora vi è conservato.
Nel 1762 si ammalò, cessando praticamente l'attività. Morì a Genova il 3 gennaio 1765 e fu sepolto nella chiesa di San Domenico. Tra i suoi allievi furono Giovanni Domenico Olivieri e il carrarese Carlo Cacciatori.