Ettore Ximenes
Ettore Ximenes (Palermo, 11 aprile 1855 – Roma, 20 dicembre 1926) è stato uno scultore e illustratore italiano.
Figlio del calligrafo e miniaturista Antonio Ximenes e della nobildonna Giulia Tolentino, discendeva da una nobile famiglia di origine spagnola, gli Ximenes. Da parte materna, era parente del ministro Camillo Finocchiaro Aprile, patriota risorgimentale, come anche il padre Antonio e lo zio Giovanni Tolentino. Inizialmente intraprese studi letterari ma iniziò presto a dedicarsi all'arte, studiando all'Accademia di Belle Arti di Palermo fino al 1871, quando si trasferì a Napoli. In un primo momento seguì come maestri Vincenzo Ragusa, Domenico Morelli, Vincenzo Gemito e Stanislao Lista, ma quando si trasferì a Firenze fu influenzato molto dall'arte del Rinascimento.
Dal 1885 al 1894, dopo un viaggio a Parigi, fu direttore dell'Istituto d'Arte di Urbino e iniziò a produrre molte opere, tra cui i monumenti a Giuseppe Garibaldi per Pesaro, Carpi e Milano (la parte architettonica fu affidata a Augusto Guidini).
Progettò con l'architetto Lamberto Cusani tra il 1912 e il 1920 un grande gruppo monumentale, sopravvissuto solo in parte alla II Guerra Mondiale e a scelte urbanistiche del dopoguerra, per commemorare Giuseppe Verdi a Parma; nella stessa città, che nel 1907 gli concesse la cittadinanza onoraria, realizzò anche il monumento alla Vittoria e quello a Vittorio Bottego.
Dal 1911 al 1926 Ximenes lavorò quasi esclusivamente su commissione estera. Oggi, molte sue opere sono conservate in varie città, tra cui Washington, New York: Monumento a Dante Alighieri e Giovanni da Verrazzano, Rio de Janeiro: Mausoleo di Raul Soares de Moura, Kiev: Monumento allo zar Alessandro II e al ministro Stolypin. Suo a Buenos Aires il monumento al generale Belgrano e il busto che rappresenta allegoricamente alla Repubblica Argentina. Collaborò anche con Manfredo Manfredi nella realizzazione del Monumento dell'Indipendenza a San Paolo del Brasile.