Ercole Ferrata (Pellio Intelvi, 1610 – Roma, 10 luglio 1686) è stato uno scultore italiano, tra i massimi esponenti del barocco romano.
Si trasferì da giovane a Genova dove divenne allievo e collaboratore di Tommaso Orsolino con cui lavorò a un ciclo di sculture per il Duomo di Pavia.
Tra il 1637 e 1645 si trasferì a Napoli dove collaborò con Cosimo Fanzago e con Giuliano Finelli entrando così per la prima volta in contatto con lo stile berniniano dello scultore carrarese.
Nel 1647 si trasferì definitivamente a Roma dove seguì gli insegnamenti di Alessandro Algardi, insieme al condiscepolo Domenico Guidi collaborò col maestro alla realizzazione della Visione di san Nicola da Tolentino, per la chiesa di San Nicola da Tolentino agli Orti Sallustiani di Roma.
Ferrata si distaccò progressivamente dal classicismo dell'Algardi e di François Duquesnoy per avvicinarsi allo stile più espressivo di Gian Lorenzo Bernini di cui divenne uno dei più importanti collaboratori. Proprio l'esperienza nei cantieri berniniani raffinò il suo stile e mise le ali alla sua carriera. Attorno al 1660 realizzò, per la chiesa di Sant'Agnese in Agone, una Sant'Agnese sul rogo ed un Martirio di santa Emerenziana: sotto la guida del Bernini, realizzò l'Angelo con la Croce per il Ponte Sant'Angelo e collaborò alla realizzazione dell'elefante dell'obelisco di fronte alla chiesa di Santa Maria sopra Minerva.