Baccio da Montelupo
Baccio da Montelupo (vero nome Bartolomeo di Giovanni d'Astore dei Sinibaldi) (Montelupo Fiorentino, 1469 – Lucca, 1523 circa) è stato uno scultore italiano.
Nato da famiglia di modeste condizioni sociali a Montelupo Fiorentino, frequentò forse le botteghe ceramiche del suo paese natale, per poi trasferirsi a diciotto anni a Firenze per intraprendere la carriera di scultore, dove frequentò la scuola d'arte del giardino di San Marco, diretta da Bertoldo di Giovanni su incarico di Lorenzo il Magnifico.
Ricevette la prima commissione importante per un Compianto, una serie di statue in terracotta, dai frati di San Domenico a Bologna, dove si era rifugiato nel 1495 in fuga da Firenze per l'arrivo delle truppe di Carlo VIII di Francia. Di ritorno a Firenze pochi mesi dopo, realizzò alcuni Crocifissi che gli diedero molta notorietà, primo fra i quali è forse quello della basilica di San Lorenzo, poi di San Marco, della Badia delle Sante Flora e Lucilla di Arezzo e della pieve di San Martino a Gangalandi nelle vicinanze di Lastra a Signa.
La consacrazione della sua carriera si ebbe con la commissione da parte dell'Arte della Seta nel 1514 della statua di San Giovanni Evangelista per una delle nicchie di Orsammichele a Firenze, opera che venne realizzata nel costoso bronzo, suo capolavoro della maturità per la potente espressione del volto e dei gesti.
Nel 1515 realizzò l'edicola in marmo che circonda un affresco miracoloso della Vergine nella chiesa di Sant'Agostino a Colle Val d'Elsa. Sul finire del decennio lavorò a Lucca, a partire dalla Pietà in marmo per la pieve di Segromigno (1518), opera alla quale seguirono una serie di monumenti funebri (Tomba del vescovo Silvestro Gigli, chiesa di San Michele in Foro, con il figlio Raffaello; Monumento di San Silao Museo nazionale di Villa Guinigi; Monumento a Giano Grillo chiesa di Santa Maria dei Servi).
Gli ultimi anni sono avvolti da mistero, si presume che si sia ritirato dall'attività intorno al 1523, morendo forse a Lucca.